Incontro e Sit-In di protesta contro l'annullamento della Giornata sui Richiedenti Asilo Lgbt

Verona, 18 maggio 2018 – Si è svolto presso il Rettorato dell’Università di Verona un incontro tra la presidente di Arcigay Verona Pianeta Milk Laura Pesce , il segretario nazionale di Arcigay Gabriele Piazzoni e il Magnifico Rettore dell’Università Nicola Sartor. Arcigay ha ribadito la propria contrarietà alla cancellazione della giornata formativa “Richiedenti asilo: orientamento sessuale e identità di genere” prevista per il 25 maggio di fronte alle minacce e pressioni giunte dagli ambienti di estrema destra, convinti che primario ruolo dell’università sia la tutela della libertà di parola, di studio e di ricerca, chiedendo quindi all’ateneo Veronese di non piegarsi all’omofobia e al razzismo che sono alla base degli attacchi di questi ultimi giorni. Il Rettore Sartor ha affermato che non si tratta di una cancellazione ma di un rinvio, deciso per ragioni di ordine pubblico, e ha assicurato che è ferma intenzione dell’università procedere a riorganizzare il Convegno nel più breve tempo possibile, con modalità che evitino questo rischio. Arcigay vigilerà affinché la giornata formativa si svolga a garanzia delle libertà costituzionali che in una democrazia non possono essere messe in discussione da nessuno, e che devono essere la stella polare di riferimento di ogni luogo di studio e formazione.

«Evidentemente queste intimidazioni hanno avuto l'esito sperato, - ha dichiarato in merito Laura Pesce Presidente del Circolo Arcigay veronese - la nota del Magnifico Rettore Nicola Sartor che motiva la decisione dichiarando che "l’evento è uscito dall’ambito scientifico per diventare terreno di contrasto e soprattutto di ricerca di visibilità per diversi attivisti di varia estrazione" e che "l’Università non può prestarsi a strumentalizzazioni da parte di soggetti estranei al mondo scientifico che si scontrano su temi politicamente ed eticamente controversi come quelli delle migrazioni e dell’orientamento sessuale delle persone" appare un goffo tentativo di nascondere dietro alla strumentalizzazione la vera ragione dell'annullamento, e cioè la violenza della propaganda dell'estrema destra che a Verona dilaga, a quanto pare incontenibile. L'istituzione accademica che dovrebbe diffondere oltre alla conoscenza i valori universali della democrazia e dell'accoglienza, - conclude Pesce - è stata invece piegata dall'oscurantismo da tempo imperante in questa città, cosa che lascia tutte e tutti amareggiati ed indignati».

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